Libreria | Autore/Titolo/Editore | Breve descrizione | Motivazione |
Alfani | Zeffiro Ciuffoletti Minima Culinaria Polistampa, 2015 |
La storia dell’umanità è legata indissolubilmente a quella del cibo, come dimostra questa raccolta di aneddoti e piccole riflessioni sul mondo della cucina e dell’alimentazione dall’antichità ai nostri giorni | Minima Culinaria è un piccolo libro per renderci più consapevoli e poter pensare al cibo con maggiore libertà e un pizzico di ironia |
Alzaia/Stensen | Andrea Segrè con Simone Arminio Oro nel piatto. Valore e valori del cibo Einaudi, 2015 |
Il saggio di Andrea Segre ripercorre tutte le fasi della produzione del cibo dall’origine ai nostri piatti o, sarebbe meglio dire, fino ai nostri cestini della spazzatura. Da qui l’autore sottolinea il grande valore che ha il cibo e sviluppa una sua interessante ed originale proposta di modello a venire | I tempi che viviamo e le rapidissime trasformazioni a cui siamo soggetti c impongono riflessione e ricerca. Non possiamo esimerci dall’essere consapevoli che siamo parte di un tutto di cui dobbiamo ben conoscere dinamiche e processi nel tentativo di contribuire ad un’alternativa qualora si riscontrassero elementi nocivi per il singolo e/o per la collettività. Il libro di Segre si legge per guadagnare un segmento di consapevolezza |
Chiari | Fabio Picchi Papale papale. Ricette che salvano l’anima Giunti, 2016 |
Non solo un volume d ricette, ma un testo che guida il lettore sul modo di porsi davanti agli alimenti in modo semplice, alimenti genuini della nostra tradizione. Una lettura per tutti ma nello stesso momento che a tutti è in grado di insegnare o quantomeno di incuriosire. Un compendio da inserire sicuramente in una biblioteca culinaria selezionata | Un volume che ha riscontrato un notevole interesse del pubblico in questi ultimi mesi, che i lettori, una volta acquistato, hanno consigliato a conoscenti ed amici. Un esempio di una pubblicazione che, al di là della propaganda iniziale, ha coinvolto e convinto i lettori in un settore ricchissimo di novità. Secondo me dimostra la capacità dell’autore che è riuscito a realizzare una pubblicazione con talento, ma soprattutto con passione, abilissimo nel muoversi nella gastronomia, che lo vede protagonista da anni. Ha inserito aneddoti e curiosità che rendono il volume gradevole anche nella sola lettura |
Citè | Athos Zontini Orfanzia Bompiani, 2016 |
Tutti i bambini ad un certo punto spariscono. Ma sono solo in pochi a sapere come. Il protagonista di Orfanzia lo sa. Lo sa a tal punto che si rifiuta con tutto se stesso di obbedire all’imperativo quotidiano dettato dai genitori: mangia. E così combatte una guerra che lo vede opporsi alle insistenze della madre, alla severità del padre, alle cure del pediatra. Perché lui lo sa che cosa fanno gli adulti ai bambini troppo buoni. Lui lo sa che tutti i genitori sono cattivi. E solo finché non cederà al cibo, anche a costo di rigettare il mondo che lo circonda, potrà salvarsi. Ma la vita ha un sapore al quale è difficile resistere, e crescere può esser una sfida, se gli altri hanno più fame di te. Un romano di crescita nella dissoluzione, un esordio forte ed oscuro, come lo sono le fiabe, anzi, di più | Quello di Zontini è un esordio particolarissimo con un libro che fa del cibo il suo centro propulsore, nel male, ma anche nel bene, con la metafora della crescita e del sapore della vita. Un modo originale di trattare sia l’abusato tema della crescita e dell’infanzia, sia la tematica del cibo, tutto con una scrittura matura ed affilata |
Cuccumeo | A cura di G. Gotti e S. Sola, riscrittura A. Valtieri Dalla terra alla tavola. Venti storie di cibo Einaudi Ragazzi, 2015 |
Venti racconti tradizionali da altrettanti Paesi del mondo narrano i cibi, i prodotti della terra e del mare, le vicende poetiche e avventurose di uomini e animali legati a venti alimenti, come lo zucchero, il melone, le uova, il miele, il pesce, il riso ecc. Un’appendice finale propone brevi approfondimenti sugli alimenti narrati, per completare con informazioni e curiosità l’interesse nato dalla lettura. Dieci artisti diversi, allievi della Scuola di illustrazione Isia di Urbino, arricchiscono il percorso narrativo e iconografico con tavole illustrate di stili diversi |
Il libro è una raccolta di fiabe e storie tradizionali, popolari e “nobili” che immergono il lettore bambino e adulto in un mondo in cui il cibo è il protagonista, perché portatore di simboli e motore di vicende in cui si manifesta l’umanità. E lo fa con un livello alto e insieme accessibile proprio perché la narrazione che arriva dal folklore, dalle leggende e dalla tradizione supera ogni confine. Con vari registri, che sanno alternare l’ironico al temerario, l’avventuroso al magico, le venti storie conducono nel cuore delle diverse culture da Est a Ovest, dal Sud al Nord, e diventano scoperta e condivisione del mondo. Il gusto pieno della narrazione si assapora come un frutto o un piatto di riso in una equilibrata armonia, che alimenta la fantasia e la conoscenza, la scoperta di culture antiche e della geografia dell’uomo, il valore sacro e profano dei cibi in base al contesto. Il libro ha inoltre un aspetto molto curato nella grafica, nella veste editoriale e nella originale proposta iconografica, che ne fanno anche un “oggetto” di pregio |
Florida | Massimo Montanari Il sugo della storia Laterza, 2016 |
Il sugo è il meccanismo che muove le azioni dall’interno. In cucina, ma anche nella vita, è il condimento a dare personalità ai piatti. In queste storie che hanno al centro il cibo, lo scrittore racconta gesti, atteggiamenti, mode, pratiche, riflessioni e vicende che spaziano nei secoli e tra i continenti |
Un punto di vista tanto interessante quanto originale: l’identità culturale valutata più dal particolare che dal generale. Come dice l’autore “La memoria gustativa, e il senso di appartenenza che ogni cucina conferisce a chi la pratica, dipende dai particolari ancor più che dagli ingredienti di base. Sono quei particolari a dare senso e calore alla cucina, facendo del cibo -ben oltre il suo valore nutrizionale- uno strumento di piacere e un’occasione di socialità” |
Fortuna | Carmine Abate Il banchetto di nozze e altri sapori Mondadori, 2016 |
C’è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L’incontro con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con le pietanze “saporitòse” di cui si nutre, dalla nascita in Calabria alla maturità nel nord. il cibo è identità e qui diventa motore del racconto: un’appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, accompagnano il distacco dalla propria terra, annunciano il brivido dell’ignoto. Ecco dunque le tredici cose buone del natale, i piatti preparati con giorni di anticipo, che lasciavano intuire all’autore bambino il ritorno imminente del padre dalla Germania. E poi, nell’adolescenza, nuovi appetiti che troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l’autore in un lettore onnivoro. Quando toccherà a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in trentino – a metà strada tra i loro mondi d’origine -, sarà ancora un piatto a celebrare la nuova vita: la polenta con la ‘nduja, sintesi perfetta di nord e sud | Carmine Abate racconta il legame con la terra – la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l’incanto – e poi gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere, sempre, per addizione |
L’ora blu | Ermanno Cavazzoni Gli eremiti del deserto Quodlibet, 2016 |
Un libro che racconta le vite, in parte leggendarie, di eremiti e santi anacoreti vissuti tra il III ed il IV secolo d.c. Stavano in grotte o piccole capanne di foglie di palma; bastava una polla d’acqua, una pianta di datteri o un po’ di pane e vivevano fino a 100 anni. | La semplicità della vita, del cibo, scelta di resistenza di fronte alle tentazioni demoniache ma anche alle sciocchezze del mondo. Narrare l’essenziale, vivere più a contatto con sé è la maniera con cui questi uomini si sono vestiti di sacro nella mondanità potendovi per scelta sfuggire unicamente attraverso il guardare, il dire, il gioire semplice. Inoltre è lo scrivere stesso di Cavazzoni, il tono stilistico usato a rendere ancora più uomini legati alla terra coloro che con lo spirito hanno vissuto il sacro |
Libreria dei Lettori | Marino Niola Homo dieteticus. Viaggio nelle tribù alimentari il Mulino, 2015 |
Umiliati e obesi. Questo libro sembra scritto apposta per i nostri giorni di diete senza senso. Siamo entrati nell’era di Homo dieteticus. Crudisti, sushisti, vegetariani, vegani, gluten free, no carb: fra etica e dietetica la ricerca del modello alimentare virtuoso è diventata la nuova religione globale. E come tutte le religioni nascenti produce continue contrapposizioni, scismi, eresie, sette, abiure. Ciascun credo si ritiene l’unica via verso la salvezza. E verso l’immortalità. O almeno quel suo succedaneo salutistico che chiamiamo longevità. Così anticipiamo il giorno del giudizio e facciamo del dietologo una sorta di Dio giudice. O di Dio una sorta di dietologo improprio, che dispensa premi e castighi qui e ora. Ecco perché la dieta non è più una misura di benessere, ma una condizione dell’essere | Il libro, anche se è un saggio, è godibilissimo. Lo segnaliamo, oltre che per la sua ironica originalità, anche perché ne è l’autore uno specialista dell’argomento “cibo”. Dei suoi sottintesi, dei suoi valori sociali, delle sue antiche storie. Parliamo di Marino Niola, Professore di Antropologia dei simboli e Miti e riti della gastronomia contemporanea. Uno specialista di profonda cultura, particolarmente bravo a non farla “pesare” |
Menabò | Massimo Montanari Mangiare da cristiani Rizzoli, 2015 |
L’autore considera e analizza i principali modelli alimentari dell’antichità insieme ai significati simbolici e rituali delle tre religioni monoteistiche. Una ricerca – colpisce il rigore dello studio e la mole documentaria prodotta – che evidenzia sorprendenti affinità, ma anche molte differenze. Con grande efficacia evocativa, Massimo Montanari ripercorre queste storie cogliendo nel profondo la forza dei precetti, proibizioni, parossismo, idiosincrasie che investono ancora oggi, la politica e gli ordinamenti sociali | Mai come oggi lo studio della gastronomia, la relazione tra cultura e cibo – scienza interdisciplinare che coinvolge molte categorie del sapere – è stato così centrale per la comprensione delle relazioni umane. Non fosse altro per il paradosso che una parte della popolazione si ammala e muore a causa del troppo cibo, mentre l’altra parte combatte contro la denutrizione. Anche la culinaria ha da tempo fatto il suo ingresso trionfale sui media, invadendo pesantemente il nostro quotidiano. In questo contesto culturale, avvalendosi della preziosa prospettiva offerta dall’autore, libro di Montanari diventa uno strumento fondamentale per chi vuole analizzare e comprendere, i processi storici e culturali del nostro tempo |
On the road | Elisabetta Tiveron Viaggio nei Balcani Kellermann, 2014 |
Il diario di tanti viaggi attraverso i Balcani fatti da una scrittrice ed un fotografo su una Fiat Panda. Tante storie di tanti paesi e di tante popolazioni con un passato drammatico e con un minimo comun denominatore, il cibo, che unisce laddove le frontiere dividono | Per l’intelligenza e la profondità con cui viene trattato l’argomento “enogastronomico” come aggregatore e minimo comun denominatore tra etnie in conflitto e come metro per capire usi, costumi ed essenza di un paese |
Puntifermi | Simonetta Agnello Hornby Un filo d’olio Sellerio, 2011 |
Ricordi di famiglia e spaccati della vita della sicilia degli anni cinquanta narrati attraverso la cucina e i sapori locali | La biografia aiuta bene a collegare i temi personali con quelli sociali ed universali del cibarsi e del nutrirsi. Il ricettario sostanzia la narrazione mentre l’autrice, con il suo bagaglio di esperienza umana e letteraria, ci accompagna in un passato recente che ormai sembra lontanissimo |
Todo modo | Massimo Paperini Le cene inutili Neri Pozza, 2016 |
“Le cene inutili” racconta con un linguaggio preciso, scorrevole e dettagliato, la vita di Guglielmo Testa, un cuoco di origine tedesca che partendo da Firenze diventerà il cuoco personale di un generale della prima guerra mondiale. La narrazione si svolge e si intreccia fra i tragici eventi del conflitto mondiale e I ricercatissimi ingredienti di un cucina ricca di vino, animali selvatici, ortaggi rari, quaglie, lepri e chi più ne ha più ne metta. Il grande amico del protagonista, l’oggetto feticcio che si porta sempre dietro, è un antico libro di ricette in pelle d’agnello. A ripensarci, è forse il libro di ricette il vero protagonista del bellissimo libro di Paperini. |